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Immagine del redattoreBassi Garden

CORRELOPHUS CILIATUS

Aggiornamento: 28 ago

SCHEDA DI ALLEVAMENTO


correlophus ciliatus baby bassi garden 2020

Esemplare di Correlophus ciliatus femmina 2021 morph Lilly White Red del nostro allevamento.


CORRELOPHUS CILIATUS

Questa specie è stata riscoperta recentemente, nel 1994, nelle foreste tropicali dell’arcipelago

della Nuova Caledonia dopo che è stato dato per estinto per alcuni anni. Oggi, il ciliatus continua ancora a guadagnare popolarità, grazie soprattutto al suo fascino preistorico e alla sua

semplicità d’allevamento. Il futuro per i ciliatus e le altre specie di Rhacodactylus continua ad essere roseo o per lo meno

in cattività, poiché l’aumento della loro popolarità e della loro diffusione allontana l’incubo che

questi animali possano estinguersi, soprattutto a causa della diminuzione delle foreste che abitavano.


Ordine: Squamata

Sottordine: Gekkota

Famiglia: Gekkonidae

Sottofamiglia: Diplodactylinae

Genere: Correlophus

Specie: ciliatus

Nomi Comuni: geco cigliato, geco crestato.

Distribuzione: foresta vergine dell’arcipelago della Nuova Caledonia, in particolare sull’isola di Grand Terre, sull’isola di Kotomo e Isole dei Pini.


Il Correlophus Ciliatus è un sauro della famiglia Diplodactylidae.

È conosciuto anche con i nomi comuni di geco cigliato, geco crestato o geco gigante di Guichenot.

Fu descritto dallo zoologo francese Alphonse Guichenot nel 1866.

Alla fine dell'Ottocento, non essendoci più stati avvistamenti, la specie è stata ritenuta estinta.

Negli anni successivi è diventata una specie di allevamento molto diffusa.


Distribuzione e habitat.


Il geco crestato è endemico della Provincia Sud, in Nuova Caledonia.

La specie compare sulla Grande Terre e sull'Isola dei Pini.

Ci sono stati avvistamenti non confermati della specie anche sull'isola Kôtomo.

Si conoscono tre popolazioni distinte di geco crestato: una sull'Isola dei Pini e due sulla Grande Terre. La specie abita foreste tropicali caratterizzate da un'abbondante quantità di precipitazioni letture pluviometriche annuali arrivano a registrare 400 cm d'acqua e da una temperatura che spazia da minimi di 15 °C a massimi di 28 °C.


I ciliatus sono animali notturni.

Trascorrono le giornate nascosti nelle cortecce degli alberi, nei tronchi o tra le foglie degli alberi, uscendo allo scoperto al calar del sole.

Rifugi ideali da utilizzare in un terrario sono tubi in sughero, liane, edere, piante vere o finte e cortecce di varie dimensioni. Anche tronchi cavi o provvisti di anfratti sono ideali come nascondigli.

Non lasciare al geco dei rifugi a sua disposizione può provocare stress, che può portare a un declino della sua salute.


Correlophus Ciliatus descrizione.


Il geco crestato è una delle specie di geco più grandi, con un corpo che può arrivare a misurare fino a 13,5 cm e una coda che può arrivare a misurare fino a 11-12,5 cm,

per un totale di circa 25 cm. La testa è di forma triangolare, e presenta alle estremità due fori che svolgono la funzione di orecchie.

Gli occhi, dalle pupille a forma di fessura con le estremità leggermente lobate, sono specializzati nella visione notturna.

La caratteristica forma degli occhi a fessura riduce la loro distanza di visione ma permette di assorbire molta più luce, migliorando la vista al buio.

Il geco è privo di palpebre e deve quindi periodicamente inumidire e pulire i propri bulbi oculari leccandoli e si dormono con gli occhi aperti.

Utilizzano le ciglia per ripararsi e proteggere i bulbi da polvere o detriti.

Nella zona sopraoculare è presente una fila di creste triangolari, somiglianti a delle ciglia, che si estende sull'esterno della testa dell'animale fino alla base della coda da quì derivano i nomi Ciliato e Crestato.

Il geco possiede quattro arti, ognuno dei quali termina in quattro dita, sotto le quali si sviluppa una rete di setae o lamelle che permettono all'animale di potersi arrampicare anche su superfici molto lisce.

La coda è moderatamente spessa e prensile, e sulla cima sono presenti alcune fila di setae o lamelle.

Essa svolge una funzione di bilanciamento e supporto all'animale durante le arrampicate. Come altre specie di gechi, il geco crestato può lasciar cadere la propria coda tramite autotomia ma al contrario di altre specie non è in grado di rigenerarla.


Colorazione e pattern.

tabella colorzioni e morph correlophus ciliatus

Il geco crestato in natura si presenta in tre principali varietà: senza pattern, a strisce e a frange bianche.

I gechi senza pattern solitamente hanno colorazioni in tinta unita che vanno dal giallo, al verde, al marrone e al grigio, e presentano minima o completa assenza di altri colori sul dorso.

I gechi a strisce presentano una colorazione a sfondo chiaro, contrastata da strisce di colori scuri posizionate lungo il dorso dell'animale.

I gechi a frange bianche sono una variante dei senza pattern in cui le creste dell'animale sono di colori chiari, come il bianco o il giallo.

Nel mercato degli allevatori sono presenti svariate nuove fantasie, ottenute tramite l'accoppiamento e non presenti in natura.

Il geco crestato può variare l'intensità dei propri colori; quando questi diventano più scuri si dice che l'esemplare è acceso da firing up, mentre durante il giorno tende ad avere una colorazione più tenue e spenta da quei firing down.

Il dimorfismo sessuale della specie è rappresentato da un'unica differenza: la dimensione di una sacca situata nella parte inferiore dell'animale, alla base della coda.

Negli esemplari di sesso maschile si mostra più grande, in quanto contiene gli emipeni dell'animale.


Identificazione Morph.


PATTERNLESS

Vuol dire senza pattern tiger, fire si manifesta in tutte le colorazioni, ma deve essere monocolore: yellow, red, buckskin, olive, orange, pink.

Possono avere il white fringe e spot dalmatian.


PORTHOLE

Letteralmente: "oblò" sono quelle piccole macchie bianche o gialle presenti a volte sui fianchi, disposte su una o più file.


WHITE FRINGE

Si tratta delle frange di squame poste dietro alle zampe posteriori; possono essere bianche, crema o gialle. Ormai è un tratto molto comune e si tende a non menzionarlo più quando si nomina il morph del geco.


BLUSHING

Sfumatura rossa, rossastra o arancione, diversa dal resto del corpo, situata sulla gola e sul collo.


DALMATIAN

Sono puntini, grandi e piccoli, disposti a caso sul geco.

Possono essere di colore nero, rosso, arancione, verde, marrone.

Più sono presenti e più sono grossi più il morph "acquista valore" prendendo però il nome di Super dalmatian.

Il dalmatian aumenta fino all'anno e mezzo, e non esiste un geco uguale all'altro.


SUPER DALMATIAN

Questo baby di 3 mesi mostra un buon numero di spot di grande dimensioni su tutto il corpo e può esser definito super dalmatian.


PARTIAL PINSTRIPE

Si tratta di una colorazione che interessa le spine dorsali. Presentano una colorazione tratteggiata molto chiara bianco latte o crema e in genere se non rappresenta più del 40-50% non viene considerato partial pinstripe. 

A seconda della quantità di solito viene affiancata la percentuale: come 80% - 90% -99% nel caso mancasse giusto una squama.


95% PINSTRIPE

Qui si nota bene il pezzettino mancante che non permette a questo baby di esser chiamato Full pinstripe. 


FULL o 100% PINSTRIPE

Al contrario di quanto detto prima, il full pinstripe o 100% pinstripe che dir si voglia, sta ad indicare due linee continue che corrono dalla nuca fino alla base della coda del geco; senza interruzioni. Possono essere anch'esse bianco latte, gialle o color crema.


PHANTOM PINSTRIPE

Schiena di colore uniforme, le spine che corrono dalla nuca all'inizio della coda sono tutte (full come in questo caso) o parzialmente partial dello stesso colore. Al contrario del pinstripe, le spine sono di colore più scuro rispetto al colore base e differisce dal reverse perchè in questo caso sono le spine stesse ad essere scure, non una linea che corre parallela ad esse come se fosse un ombra.


REVERSE PINSTRIPE

Il reverse in pratica è la colorazione scura, come se fosse un ombra, che pigmenta le creste dorsali. Può essere partial o full a seconda dei casi; quello in foto è partial reverse.

Da non confondere con il Phantom.


FLAME / FIRE

All'inizio erano due morph distinti, ormai invece si tende a usarli come sinonimi. Il corpo può essere di tutte le colorazioni, la testa e la pigmentazione dorsale invece è più chiara e quindi in contrasto con il resto del corpo di colore uniforme.

La caratteristica tipica è il dorso con le pennellate/fiamme chiare; possono esserci anche  segni appena accennati su fianchi, zampe e piedi.


HARLEQUIN O HARLEY

Presenta pigmenti, ben marcati, di colore simile al dorso (E) e alla testa (F), anche sulle zampe anteriori (A) e posteriori (C), sui fianchi (B) e sui piedi (D). La forma super è l'EXTREME HARLEQUIN, ovvero un harlequin con ancora più pigmentazione sui fianchi, zampe, piedi.

Gli harley di base scura con dorso e fianchi gialli, crema o bianchi prendono poi il nome di Blonde. Mentre quelli color arancio Halloween.


EXTREME HARLEY

Forma super dell'harley (o harlequin), le parti da guardare sono le stesse descritte poco sopra, ma il colore di base (più scuro) quasi non si vede per via della gran quantità di "pennellate" di colore.

Anche un extreme può essere poi classificato come Blonde o Halloween a seconda dei casi.


HALLOWEEN

Fire, harley, pinstripe o extreme harley con base molto scura se non addirittura nera, con dorso e fiamme arancio.


LAVENDER

Fire, harley, extreme harley, pinstripe che come colore base hanno un colore che va dal lilla al violetto.. molti gechi grigi o scuri presentano un color lilla quando sono a riposo fire down ma poi in fire up di violetto non hanno nulla.. in questo caso NON sono lavender.

Il geco in foto è in fire up e a riposo è ovviamente più chiaro.


BICOLOR

In questo caso Red bicolor, è per lo più un patternless ma presenta solo due colori, che sono ben in contrasto tra loro. Può essere corpo scuro (C), dorso e testa (B,A) chiari o viceversa.

I più comuni rappresentanti di questo morph sono appunto i red bicolor.


TANGERINE

E' una gradazione del giallo (yellow) simile al colore dei chicchi di mais, a metà tra yellow e orange.


TIGER

In questo caso yellow tiger, si distingue per la uniforme colorazione di fondo chiara con bande trasversali scure e in contrasto. Le tigrature, più o meno accentuate e/o numerose, percorrono il dorso, le zampe, la testa e anche la pancia solitamente è maculata/tigrata.


BRINDLE

Il brindle è la forma super del tiger, le tigrature scure si alternano al colore di base chiaro in egual misura su tutto il corpo.


OLIVE

E' un mix di verde-grigio-giallo, che ricorda appunto il colore delle olive.

In questo caso il geco in foto è anche un brindle dalmatian.


CREAMSICLE

Dorso color crema, il resto del corpo invece può essere in diverse tonalità di arancio,  arrivando al rossiccio.

I più pregiati sono quelli che presentano un bel arancio carico di base, creando un bel contrasto con il dorso.

Anche gechi con flame sui fianchi, sempre color crema, sono considerati creamsicle.

La colorazione prende il nome da un gelato, tipo magnum, alla vaniglia con copertura all'arancia o frutta.


BLONDE

Questo termine si usa per distinguere un ciliatus di colorazione di base scura (nera o marrone scuro) con fire dorsale e/o colorazione harlequin crema.

I migliori soggetti sono quelli con forte contrasto tra il colore di base e il crema molto chiaro.


EXTREME YELLOW CREAM

Geco dalla colorazione molto particolare.

La base, in questo caso, è un giallo quasi acido con dorso chiarissimo, fianchi e zampe con pattern appena più scure.


CREAM ON CREAM o C2

Colorazione di base crema, anche con leggero tiger, e dorso più chiaro se non addirittura bianco.


GREEN FIRE

Sta ad indicare la colorazione di base (green) verdognola più o meno intensa.

il Fire, come detto sopra, è il pattern sulla schiena; può anche non esserci alcun patern sul geco in tal caso abbiamo un Green patternless.


FIRED UP & FIRE DOWN

Non sono morphs, ma sono due termini per indicare se il geco sta mostrando i suoi reali colori oppure no. Qui a sinistra si può vedere lo stesso esemplare ma in due momenti diversi della giornata.

Nella prima i colori sono spenti (fire down) perchè è giorno e sta riposando; nella seconda i colori sono al massimo (fired up) perchè è in piena attività, solitamente sono al top della colorazione di notte, quando appunto si svegliano per cacciare.



Comportamento.


Il geco crestato è un rettile arboricolo e molto agile; può scalare superfici lisce e compiere dei brevi salti.

Durante il giorno riposa nascosto in fori e cunicoli all'interno di alberi o sotto fitta vegetazione, al riparo dai raggi del sole e da eventuali predatori, rimanendo comunque vicino al suolo.

Durante la notte sale fino a 3 metri da terra per foraggiare.

Come la maggior parte dei rettili, il geco crestato è una specie ectoterma.

Questo comporta che durante la giornata il geco debba spostarsi alla ricerca di temperature adeguate per effettuare la propria termoregolazione.

Sebbene in natura non siano mai stati osservati comportamenti territoriali da parte di esemplari di geco crestato, in cattività gli esemplari maschi possono diventare aggressivi se tenuti nello stesso terrario e se le condizioni di vita non sono favorevoli e lo stress psichico è molto alto.

Per i miei test di convivenza non ho riscontrato comportamenti aggressivi tra maschi, utilizzando terrari spaziosi e realizzati in maniera naturalistica, fornendo un giusto numero di ripari e cibo in abbondanza e collocato in varie parti del terrario ne ho dedotto che il loro stress non fosse tale da scatenare un conflitto territoriale tra maschi.


correlophus ciliatus esemplare adulto femmina

Il geco crestato è inoltre capace di generare un suono acuto, che ricorda un cinguettio, utilizzato principalmente per attirare l'attenzione dei partner durante l'accoppiamento o per tentare di spaventare eventuali predatori.

In cattività lo si sente molto di rado e solo durante l'accoppiamento almeno per i mio caso.

Altre tecniche di difesa dai predatori sono l'assunzione di una posizione di forza, nella quale il geco crestato si alza leggermente sulle zampe posteriori e apre la bocca per spaventare il predatore e, come ultima risorsa, l'autotomia.

Il geco può decidere di lasciar cadere la propria coda, grazie a piccole fratture preesistenti al suo interno.

Questa si stacca a un'altezza predefinita mentre dei meccanismi vasocostrittori prevengono il sanguinamento.

La coda continua a muoversi per 3-5 minuti attirando così l'attenzione del predatore e permettendo al geco di fuggire.

Altre specie di rettili sono in grado di rigenerare la propria coda mentre il geco crestato ne è incapace questa tecnica viene perciò utilizzata al più un'unica volta nel corso della vita dell'animale.


Animali molto docili e di facile maneggiabilità.

Tengo sempre a dire che i rettili non sono animali che amano essere coccolati o maneggiati però cè un enorme però che ho accumulato negli anni. Un minimo di contatto ci deve essere e lo fà anche bene, rapportarsi con noi è solo un altro traguardo di u animale in stato psicofisico ottimale. Maneggiatelo sempre con cura e precauzione ad un eventuale salto, non maneggiatolo più del dovuto e con un ambiente tranquillo.

Ricordate sempre che non è un giocattolo ma un essere vivente e come tale deve essere rispettato.


La Perdita della Coda.


La perdita della coda non influenza la saluta del nostro animale e non impedisce l'accoppiamento e non riduce la vita media.

Cè anche da dire che la perdita della coda in cattività è dovuta ad una forte mancanza di calcio, un alto livello di stress.

La perdita della coda capita soprattutto alle femmine dopo la riproduzione dove la carenza di calcio assottiglia e danneggia i muscoli della coda, malattia detta Floppy Tale o coda cadente.


Questa malattia logora e sfalda i muscoli delle anche nelle zampe posteriori proprio all'attaccatura della coda fino a lesionarli in modo permanete, a qual punto il geco provvede a staccare con l'autotomia l'arto ormai morto e inutilizzabile.

L'utilizzo di un ottima marca di preparato e il mancato utilizzo di una lampada a raggi UVB ne accentuano e aggravano la condizione.

Questa malattia a mio avviso è scaturita da uno scarso allestimento del terrario, senza appigli e rami il geco è costretto a posizionarsi sulle pareti o addirittura sul soffitto a testa in giù, ne aggrava la mancanza o la scorretta somministrazione di calcio e vitamine nella dieta del geco.

Il geco cosi appeso non avrà la forza e la capacità di tenere la coda aderente alla superficie, e quindi cadrà verso il basso.

Un ottimo modo per evitare questo è posizionare diversi tronchi, liane, edere e tubi in sughero cosi da dare al nostro geco meno superfici lisce e verticali possibili.


Questo stà alla base del progredire della malattia, anche lo stress fà la sua parte, animali troppo stressati risentono di una cattiva gestione e faticano ad alimentarsi con regolarità oltre allo stress psicofisico a qui sono sottoposti.


Stò percorrendo uno studio indipendente sui quattro esemplari di correlophus ciliatus, tre femmine e un maschio. Io teorizzo che somministrando un ottimo mangime in polvere, spolverando con del calcio 3 volte a settimana gli insetti da pasto che somministro e variando molto la dieta di quest'ultimi con l'utilizzo di una lampada ai raggi UVB al 5% per almeno 4 ore al giorno questo possa essere evitato.

Un assorbimento più preciso e forte di calcio e vitamine fortifica l'animale e ne facilità la crescita, un ambiente naturalistico e ben realizzato ne diminuisce lo stress psicologico e favorisce il movimento e l'esplorazione.

Non serve esagerare con la somministrazione di calcio e vitamine e D3 con l'utilizzo di una lampada UVB.

Studi recenti hanno affermato che un animale notturno sintetizza fino a 8 volte in più a confronto di un animale diurno. Ovvero un animale notturno con somministrazione regolare di vitamine e calcio sottoposto a bagni di luce UVB sintetizza il giusto quantitativo di vitamine per una corretta crescita e formazione muscolo-schelettrica non che cerebrale.

Questa tipologia di raggi ha anche la funzione di ricreare il ciclo giorno-notte all'interno del nostro terrario.

Vero che per questa funzione basterebbe una semplice fonte di luce o una finestra però visto che si siamo e stiamo allevando e gestendo un piccolo essere vivente perchè non fornirgli il meglio del meglio?

Il mio studio è pubblicato sempre su questo blog ed in fase di aggiornamento mensilmente con dati e comparazioni, ci tengo a dire che è un mio personale parere sia nel bene che nel male e che secondo mè la mia teoria è molto valida e lo confermano ad ora gli esemplari presenti in negozio e i piccoli nati nel corso del 2019-2020.



Essendo gechi crepuscolari/notturni tanti ritengono che le lampade UVB non siano necessaria, io la penso diversamente, per molti fattori che approfondirò in un articolo che troverete qui.

Per una strabulazione ottimale possiamo utilizzare una lampada UVB 2%-5% per simulare il fotoperiodo e aiutare il nostro geco nell'assimilazione delle vitamine e calcio.

tappetino riscaldante

Per la temperatura, fortunatamente i ciliatus ben si adattano alle nostre temperature, mantenendosi in un range dai 16° C ai 28° C massimo.


In inverno, se riusciamo a mantenere una temperatura di 16° C, non sarà necessario alcun riscaldamento, mentre se le temperature dovessero calare al di sotto di tale temperatura, sarà necessario utilizzare un tappetino riscaldante di bassa potenza in base al terrario o box che stiamo utilizzando per ospitarlo.




Applicandolo all'esterno, l'ideale sarebbe termostatare la nostra fonte di calore e impostare una temperatura di 16° gradi, temperatura che permette ai nostri esemplati di fare una sorta di bruma, un riposo fisiologico.

Periodo dove il nostro esemplare è molto meno attivo e si alimenta molto meno di frequente.

Questo ci garantisce di avere sempre le corrette temperature in una zona delineata del nostro terrario.

Mi raccomando il tappetino deve essere posizionato su una parete, non sul fondo.

Sconsiglio l'utilizzo di lampade riscaldanti per questa tipologia di rettile.



Il geco crestato è onnivoro e tende a cacciare e cercare cibo di notte.

La sua dieta è composta principalmente da insetti e frutta matura.

Essenziale per la specie è l'apporto di calcio e vitamina D3 l'assenza di questi nutrienti può portare allo sviluppo di malattie ossee metaboliche e la perdita della coda sopra citata.

Una corretta alimentazione è alla base di ogni allevamento, per un correlophus ciliatus la somministrazione di un preparato in polvere è essenziale, và a completare la sua dieta, contenendo vitamine e minerali.


Il mangime Gecko Nutrition è un ottimo preparato in polvere facile da utilizzare con tanti gusti e frutti tra qui scegliere, ha un ottimo bilanciamento tra calcio, vitamine e fosforo da essere quasi perfetto per un dieta ben bilanciata.

In alternativa troviamo in commercio anche Bruma un altro preparato in polvere molto valido per l'alimentazione del nostro rettili.

Ottimo sono anche i preparti freschi di frutta che troviamo al supermercato, a questi prestate molta attenzione che non abbiano zuccheri aggiunti ma solo quelli già presenti nella frutta originaria.

Il preparto in polvere è una polvere disponibili in varie taglie e gusti.

mangime repaschy

Basta diluire in un contenitore una proporzione 1:2 di preparato ed acqua e mescolare il tutto fino ad avere una consistenza pari a quella del ketchup.


Il preparato andrà tolto la mattina dopo e non dovrà essere lasciato all'interno del box o terrario per evitare anche la formazione di insetti oltre al deperimento del prodotto.


ATTENZIONE!!!

In nessun caso o modo il preparato in polve è un alimento sostitutivo degli insetti vivi, prestiamo molta attenzione all'alimentazione del nostro Correlophus cilitus, variare la dieta tra insetti e frutta è il modo migliore per far crescere un esemplare sano e forte.


Insetti completano e sono fondamentali per la dieta del nostro rettile, grilli, blatte, locuste, tarme della farina, bachi da seta sono gli insetti per una dieta varia e completa.

Gli insetti vanno sempre somministrati vivi, in un contenitore qualora il terrario sia molto grande e pieno di anfratti dove gli insetti potrebbero infilarsi e nascondersi creando solo danni.

Sconsiglio sempre di dare gli insetti con le pinze, lo trovo un modo scorretto di alimentare un animale che in natura ama cacciare, cercare e inseguire la preda e cosi facendo stimoleremo anche il moto e la ginnastica, solo un bene fisico e spicologico e poi si sà il moto fà venire appetito.

blaptica dubia adulta

Proteine, fibre, ceneri e grassi alternando e variando la somministrazione degli insetti completeremo la nostra dieta.

Selezionare degli ottimi insetti contribuirà ad aumentare la qualità della vita del nostro animale, cercate sempre insetti vivi, ben tenuti, senza odori sgradevoli, consiglio personale evitate di allevare i grilli da pasto. Questo argomento lo approfondirò in un articolo dedicato qui. (In progress). Ogni insetto ha la sua composizione nutrizionale che dopo attenti studi e prove ho optato per il triangolo sopra citato per vari motivi: valori nutrizionali, facilità di somministrazione, appetibilità, facilità di reperibilità e costo.

Non si dovrebbe badare a spese per il mantenimento di un animale visto che lo abbiamo voluto e acquistato.


Somministrazione di calcio e calcio più D3 o multivitaminico è essenziale per lo sviluppo fisico, motorio di ogni singolo rettile.

Integrare ad ogni pasto con insetti il calcio in polvere, spolverare i nostri insetti con del calcio in polvere è la base per un alimentazione corretta, sana ed evita l'insorgere di malattie osso metaboliche.

Una volta ogni 15 giorni è molto importante la somministrazione di calcio+D3 o meglio ancora di un multivitaminico, completo di tutte le vitamine e anche di D3.


La somministrazione di calcio e di multivitaminico non varia o cambia se utilizziamo o meno una lampada UVB questo è molto importante.



La frequenza di integrazione di calcio+D3 o di multivitaminco cambia solo in rapporto all'età del nostro esemplare, un esemplare adulti di 1 anno avrà sempre e comunque bisogno di un integrazione ma con meno frequenza.


Le tabelle qui sotto posso variare o essere modificate in base alle esigenze dell'esemplare e anche in base all'allevatore.


Tabella di alimentazione per esemplare di Correlophus ciliatus.


BABY DA 0A 6 MESI

SUB ADULTO DA 6 MESI A 1 ANNO

ADULTO OLTRE 1 ANNO

GIORNO 1

INSETTI + CALCIO

INSETI + CALCIO

INSETTI + CALCIO

GIORNO 2

DIGIUNO

DIGIUNO

DIGIUNO

GIORNO 3

INSETTI + CALCIO

INSETTI + CALCIO

DIGIUNO

GIORNO 4

DIGIUNO

DIGIUNO

INSETTI + CALCIO

GIORNO 5

PREPARATO

PREPARATO

DIGIUNO

GIORNO 6

DIGIUNO

DIGIUNO

DIGIUNO

GIORNO 7

INSEINSETTI+MULTIVITAMINICO O D3

INSETTI + CALCIO

INSETTI + CALCIO

GIORNO 8

DIGIUNO

DIGIUNO

DIGIUNO

GIORNO 9

INSETTI + CALCIO

INSETTI + CALCIO

DIGIUNO

GIORNO 10

DIGIUNO

DIGIUNO

PREPARATO

GIORNO 11

INSETTI + CALCIO

INSETTI+ CACLIO

DIGIUNO

GIORNO 12

DIGIUNO

DIGIUNO

DIGIUNO

GIORNO 13

PREPARATO

PREPARATO

INSETTI + MULTIVITAMINICO O D3

GIORNO 14

DIGIUNO

DIGIUNO

DIGIUNO

GIONO 15

INSETTI + MULTIVITAMINICO O D3

INSETTI + MULTIVITAMINICO O D3

DIGIUNO



Ricordiamo che la dimensione dell'insetto non deve mai superare la distanza che cè tra gli occhi de geco.

Ovviamente stà anche a voi rendervi conto di quando il vostro geco mangi e con quale regolarità.

Tenete sempre in considerazione che un giorno di digiuno fà sempre bene, aiuta a liberare e pulire l'intestino da eventuali residui di cibo.


Acqua ed umidità:


Il Geco Ciliatus vivendo in foreste e nel bel mezzo delle piante e foglie non necessita di una ciotola d'acqua perchè beve leccando le gocce di pioggia o rugiada che si formano sulle foglie e tronchi o muschio del suo habitat.

Quindi per dissetarlo dovremo nebulizzarlo almeno 2 volte al giorno durante la primavera e l'estate mentre durante l'inverno basta anche 1 volta a settimana, mattina e sera sono le fasi ideali cosi anche da aumentare l'umidità del nostro habitat.


La percentuale di umidità consigliata all'interno del terrario è circa sul 60-75 %, la quale è facilmente ottenibile con una nebulizzazione serale nei periodi più freschi ed una nebulizzazione mattutina ed una serale nei periodi più caldi.

Questo permetterà di evitare problemi di muta dovuti alla poca umidità.



Terrario da 60x45x60 terratlantis allestito con sfondo 3D di Andrea @dre_vivariums con piante vere, fondo drenate e tane appesa. Per completare il tutto sono state collocate una coppia di skylight mid-30 intense per una fitostimolazione completa delle piante sia arboricole che terricole.


Brumazione.


Prima di procedere con l'accoppiamento dovremmo brumare i nostri gechi, ovvero abbassare la nostra temperatura di terrario in maniera graduale con un rapporto di 1’ grado ogni 2 giorni.

Man mano che abbasseremo le temperature dovremmo alimentare sempre meno i nostri gechi.

Portando le nostre temperature ad un regime di 16’ gradi.

Da quel momento dovremmo alimentarli molto di rado e il loro metabolismo sarà molto più lento e la digestione molto lunga.

A differenza degli altri gechi il ciliatus rimane un minimo attivo ed andrà alimentato molto poco ma dovrà essere alimentato, a differenza dei leopardini dove invece il loro metabolismo si arresta quasi del tutto.

Il periodo di bruma varia dai 3 ai 4 mesi in base anche alla stagione e si consiglia sempre di far brumare i rettili nel periodo invernale, periodo dove già loro in autonomia rallentano la loro attività all’interno del terrario.

Il geco non andrà disturbato e maneggiato salvo per pesarlo e nebulizzarlo.

Le nebulizzazioni si riducono a una sola volta al giorno e mai direttamente sull'esemplare cosi da non creare un effetto shock di temperature,

Consiglio anche di pesare con regolarità ogni mese il nostro geco così da assicurarci che non perda peso.

Un esemplare ben brumato e sano non perde peso, è tollerata una perdita del peso del 5%/10% ma non oltre, se cosi sarà lo dovremo risvegliare gradualmente e contattare immediatamente il veterinario.

Una volta trascorso il tempo di bruma dovremo riportare, sempre in modo graduale, le temperature a quelle standar.

Trascorso qualche giorno potremmo cominciare ad alimentare il nostro geco e dopo 1/2 settimane saranno pronti per l’accoppiamento.

Il procedimento di abbassamento e alzamento delle temperature avviene anche in modo automatico in base alle temperature della stanza dove teniamo il nostro o i nostri esemplari, durante l'autunno la temperatura della stanza cala in modo automatico e cresce in modo automatico durante la fine dell'inverno e l'arrivo della primavera.


Riproduzione.


Il geco crestato è una specie ovipara e poligama.

Sebbene non sia ancora stata osservata una riproduzione tra due esemplari di gechi crestati in natura, essi si riproducono facilmente in cattività e ciò permette di descrivere i loro metodi riproduttivi.

Gli accoppiamenti avvengono a temperature dai 22° ai 25°C, pertanto di solito il periodo riproduttivo va da marzo a ottobre.

Durante l’atto, che può durare qualche decina di minuti i maschi mordono la femmina sul collo per tenerla ferma ed emettono dei vocalizzi.

​Per stimolare gli accoppiamenti consigliamo di eseguire un periodo di bruma.

Le femmine a queste temperature non producono più follicoli ovarici e si riposano.

In questo periodo le femmine possono recuperare le forze e prepararsi alla prossima stagione di accoppiamento e deposizione.

Spesso le temperature di casa in inverno permettono questo periodo senza dover spostare gli animali.

Se invece le temperature in casa rimangono “alte” (sopra i 20°C) i maschi andranno separati dalle femmine, per evitare accoppiamenti continui tutto l’anno.

Il maschio si avvicina alla femmina compiendo dei movimenti caratteristici che segnalano alla femmina che è pronto a riprodursi.

Se la femmina rimane ferma il maschio si avvicina ulteriormente, le morde il collo o una parte della testa, e le monta sopra per iniziare la copulazione.


uova di correlophus ciliatus

Grazie alla capacità della femmina di trattenere lo sperma essa può deporre fino a 12 uova.

Dopo circa 30 giorni dall'accoppiamento la femmina può deporre fino a due uova ad intervalli di circa 30 giorni, questo avviene fino a che la femmina ha ancora il seme del maschio come riserva.

I gechi crestati si riproducono per 8-10 mesi l'anno, a esclusione dei mesi più freddi.


I maschi adulti sono facilmente identificabili perché presentano due segni inconfondibili:

Un grosso rigonfiamento alla base della coda, emipeni.

Una fila di pori femorali nella zona inguinale, ossia tra le zampe posteriori, sopra la base della coda.

Per sessare i piccoli ci vuole un po’ più di pratica in quanto non vi sono presenti gli emipeni che si accentuano in seguito, è comunque possibile abbozzare un sessaggio per mezzo di una lente di ingrandimento per controllare la presenza o meno dei pori femorali.


Il geco raggiunge la maturazione sessuale entro i 9-12 mesi se maschio, ed entro i 12 mesi se femmina.

Gli esemplari femminili devono inoltre avere un peso di minimo 35 g per riprodursi in sicurezza.

Per la deposizione possiamo prepararci in diversi modi, se il nostro habitat è naturalistico basterà fornire un substrato in torba o fibra di cocco abbastanza profondo circa 5 cm per aiutare la femmina a deporre e coprire le uova.

In alternativa se il nostro terrario è in versione asettica dobbiamo preparare una tana da deposizione, composta semplicemente da una vaschetta in plastica forata sul coperchio, riempita di torba o fibra di cocco in questo caso la tana andrà tenuta umida e ben pulita.


Il segnale di una deposizione imminente sarà l’incessante scavare del nostro esemplare femmina alla ricerca del luogo perfetto dove deporre.


Incubazione:


Le uova sono generalmente a forma ovale di circa 2 cm di lunghezza.

Appena deposto è di consistenza morbida, infatti il geco tende ad aspettare che si indurisca prima di sotterrarlo.

Fatto questo, andremo a recuperare le uova per spostarle in incubatrice.

Fate molta attenzione nel maneggiarle.

Si utilizzano vaschette chiuse con pochissimi fori riempite con vermiculite e acqua in rapporto 1:1.

Onde evitare che la condensa mini la buona salute delle uova, le posiziono inclinate nell’incubatrice in modo che l’acqua scorra lungo il coperchio fino al bordo inferiore della vaschetta.

incubatrice exoterra

Le temperature di incubazione vanno dai 20°C ai 27°C, per una durata di 90-55 giorni in base alla temperatura di incubazione, cè anche la possibilità di incubare le uova a temperatura ambiente e non necessariamente in incubatrice.

Dopo la deposizione la situazione termica a cui viene sottoposto l'uovo gioca un ruolo fondamentale nella determinazione del sesso, nella velocità di sviluppo dell'embrione e nella dimensione del piccolo una volta schiuso.

È stato osservato che a un'incubazione a temperature più alte corrisponde un rateo di nascite di esemplari maschili più alto, mentre a temperature più basse corrisponde un rateo più alto di nascite di esemplari femminili.

Inoltre le uova incubate a temperature più alte si sviluppano più velocemente rispetto a quelle incubate a temperature più basse.


Gestione dei piccoli:


Generalmente i piccoli li alloggio in fauna box in plastica ben areato ed allestito con tana in gomma qualche edera finta, fondo in carta assorbente e ciotola per il cibo.

Rendendo cosi il box il più asettico possibile e facile da controllare e pulire.

I piccoli appena nati non si nutrono fino alla loro prima muta, che avviene solitamente dai 3 ai 5 giorni dopo la schiusa.

baby di correlophus ciliatus

In questo periodo assorbono il sacco vitellino traendone sostentamento.

Terminato questo periodo possiamo cominciare ad alimentare i nostri esemplari cona cheta domesticus small o tarme della farina small e preparato in polvere.






Malattie.


Nell'allevamento di ogni singolo essere vivente non manca la possibilità di malattie o complicazioni dovute a mancanze nutrizionali o di gestione.

Una conoscenza e la lettura di un ottima scheda di allevamento e l'informazione diretta con un allevatore o rivenditore capace potranno evitare quasi tutti i problemi, non si può controllare una vita al 100% il fato ci mette del suo.

Tre sono le problematiche più comuni dovute alla mancanza di gestione ottimale, Mom, Floppy tail e coda a zig zag.

La prima è la Malattia Ossea Metabolica, avviene per la mancanza di calcio a livello osseo o per inefficienza nel suo assorbimento.

Una ottima integrazione e l'utilizzo di una lampada a raggi UVB sono l’unica precauzione per evitare questa malattia mortale per molti esemplari soprattutto nei primi anni di allevamento.

Una malattia che una volta manifestata, non è reversibile, bensì solamente arrestabile.


La seconda e la terza sono più delle condizioni che malattie vere e proprie.

La Floppy tail pesa sulla malformazione dell’apparato muscolo scheletrico delle zampe posteriori del geco, generalmente dovuta a mancanza di calcio di appigli interni al terrario. Questo porta il geco a sostare in posizione verticale generalmente a testa in giù se non addirittura sul “soffitto” del terrario.

Questa posizione va a sforzare sull’articolazione dell’anca ed è facilmente riconoscibile in quanto la coda, quando il geco è a testa in giù, non sarà bella aderente alla parete ma penderà verso il capo per via della forza di gravità.

Anche questa è una condizione recuperabile ma non al 100% avremo sempre delle malformazioni nella coda e nelle anche del nostro geco.


La coda a zig zag invece si presenta con uno sviluppo errato della coda generalmente nella parte terminale andando a creare una malformazione che gli fa prendere, come dice il nome stesso, una forma a zig zag.

Anche questa problematica può essere prevenuta grazie ad una integrazione costante di calcio e calcio+D3 e all'utilizzo di una lampada UVB.

Altre problematiche legate ad un cattivo mantenimento in cattività oltre alla perdita della coda sono i problemi di muta.

La perdita della coda è sempre un avvenimento traumatico per il geco che però generalmente non comporta rischi per la salute dell'animale.

Nel caso dei ciliatus, la coda purtroppo non ricrescerà, ma questo non minerà la capacità motoria o l'aspettativa di vita del geco stesso.

Nel caso di problemi di muta invece, il parametro imputabile è l'umidità.

Tutti i gechi fanno una muta perfetta, levandosi la pelle "vecchia" in un unico pezzo, generalmente mangiandosela in seguito.

Questo è un comportamento del tutto normale.

In natura ogni residuo di muta o pelle abbandonato è una possibile pista per predatori affamati.

Ciò che non è normale invece è che la muta avvenga a pezzi, lasciando alle volte brandelli attaccati.

In questo caso è necessario aumentare l'umidità per portarla nei parametri corretti.

Anche la mancanza di calcio può portare a questo problema.

Generalmente si evita di levare a mano la muta, ma se questa crea dei lacci intorno alla coda, dita od interi arti, è necessario intervenire con un cotton fioc bagnato ed una pinzetta, levando tale laccio con molta attenzione.

Lasciare il laccio in sede potrebbe portare alla necrosi, morte dei tessuti, della parte interessata ed alla sua perdita.



La realizzazione di un Habitat e bioma per un rettile per mè la cosa più importante e và a pari passo con la gestione e alimentazione.

Creare l'ambiente idoneo e ideale per il Correlophus Ciliatus è bellissimo e molto divertente e appassionante.


fauna box per correlophus ciliatus

Cosa serve per allevare e gestire al meglio questa tipologia di rettile.

All'acquisto di un esemplare baby ovvero circa un mese e mezzo di vita consiglio sempre un box.

Box in plastica con fori sui due lati e nella parte alta.

Altri fori andranno poi fatti sul coperchio del nostro box e tutti andranno coperti e chiusi con della rete fine in plastica e assicurata al box con della colla a caldo.

Sconsiglio il nastro adesivo addensante per polvere e batteri nonche pericoloso per il nostro animale che ci si potrebbe incollare.

Qui a lato vi lascio delle foto dei box che realizziamo per la vendita in negozio.

Il box deve essere sviluppato in altezza essendo una specie arboricola necessita della possibilità di arrampicarsi.


Il box andrà poi allestito con un tubo in gomma morbida, io utilizzo il rivestimento in gomma per tubi murari.

Tagliato alla giusta misura ed incastrato nella nostra scatola. Apporto una feritoia al centro del tubo di circa 10cm per 4cm, un incavo dove il geco può ripararsi.

Liane e edere, servono per evitare appunto che il geco si appenda a testa in giù sulle pareti lisce del box e per dargli un ulteriore riparo all'aperto.

Una sorta di torre di vedetta per controllare l'ambiente senza essere visto.

Ciotola appesa singola o doppia a nostro piacimento, posizionate una delle due varianti dietro all'edera, dove andremo a posizionare il preparato e dove il geco si recherà per cibarsi lontano da occhi indiscreti e da pericoli.

Tutto questo è creato per limitare la massimo il fattore stress, fattore molto importante e da tenere sempre in considerazione quando si allevano rettili in cattività.


fauna box per correlophus ciliatus

Non si vieta di introdurre tronchi o sugheri cavi all'interno del box, unica avvertenza, cercate sempre di disinfettare quest'ultimi facendoli cuocere in un forno a 150' cosi da sterilizzarli e renderli asettici.

Lo scopo di utilizzare un box è appunto di rendere l'habitat più asettico possibile.

Un paio di fogli di carta assorbente come fondo sono perfetti per accogliere le deiezioni e ci assicurano un cambio veloce e perfetto. La carta assorbente ha anche un altro fatto positivo, trattiene l'acqua e la rilascia pian piano aiutandoci cosi a mantenere il livello di umidità ottimale nel box, ed ad aiutare il geco baby durante la muta.


La pulizia completa del box dovrà essere fatta almeno 2 volte a settimana.

Per farla basterà spostare il geco in un contenitore più piccolo, pulire con acqua calda e amuchina tutto ciò che conteneva il box e il box stesso.

Asciugare con cura e lasciare areare per 30 minuti.

L'utilizzo di questa tipologia di box è ideale per allevare esemplari piccoli e in crescita ed assicurarci che si alimentino con regolarità e ridurre al minimo il rischio di morti dovute a fame.

Un terrario naturalistico nelle prime fasi di vita e nei primi mesi non è l'ideale, pensate a cacciare un grillo in un box con solo tana e edere e invece a cacciarlo in un terrario con tronchi, sugheri, piante, fondo e decorazioni, risulta per il nostro esemplare uno spreco immenso di forza e si rischia di indebolirlo invece di crescerlo.


Sconsiglio l'utilizzo di questa tipologia di box ad esemplari adulti se non con box molto più grandi allestiti in maniera dettagliata e precisa e solo a scopo riproduttivo.


Per un terrario naturalistico avremo bisogno di un terrario ben più grande.

Terratlantis con la sua tecnologia e design ci aiuta, perfetto il loro 45 cm di larghezza 45 cm di profondità e 60 cm di altezza. In vetro temprato con ante battenti e tetto in rete ci garantisce una visione e un ricircolo di aria ottimali. Ideale per un unico esemplare, oppure per dare più spazio si può optare anche per un 60x45x60 molto spazioso.

terrario per correlophus ciliatus

Per l'allestimento io utilizzo o uno sfondo 3D da noi realizzato, oppure una parete in sughero spessa 2 cm incollata al vetro posteriore con del silicone acetico nero.

Questo sfondo darà la possibilità di avvitare, incollare, assicurare allo sfondo tronchi, sugheri cavi, liane, piante e di creare dei contenitori dove possiamo riporre delle piante vere per arricchire il nostro habitat.

Dovremmo anche collocare più tane per dare la possibilità al nostro animale di decidere dove collocarsi e dove andare a ripararsi, mi raccomando le tane vanno collocate nella parte alte del terrario e non a terra.


Piante finte sono l'ideale per i neofiti perchè facili da pulire e sostituire e non arrecano nessun danno all'animale.


Per le piante vere invece cè da tenere conto molteplici fattori.

Dalla tipologia di piante che possono essere nocive, dalla collocazione geografica sempre di quest ultime e dalla collocazione nel terrario per via della quantità che necessitano per crescere e prosperare. Il fattore piante obbliga l'installazione di una lampada fitostimolante come le Skylight esse hanno bisogno di una fonte di luce con spettro completo per poter cresce al meglio e rigogliose.


Il sub-strato potrà essere molto vario sempre restando nell'ottica di un ambiente di foresta e umido.

Torba acida, fibra di cocco e torba morbida bionda irlandese sono i fondi per eccellenza che utilizzo nel mio allevamento e in negozio per allestire i vari terrari.

Garantiscono un ottima evaporazione e riserva di umidità, facili da pulire dalle feci, non creano muffe e batteri, utili pre la deposizione delle uova, fondo ideale per la piantumazione di piante vere.

terrario per correlophus ciliatus

Il fondo naturale andrà smosso una volta al mese per arieggiare e far areare le parti che con il tempo andranno a compattarsi, ovviamente non le zone dove saranno presenti piante vere.

A questo caso entrano i giorno gli onischi e collemboli.

Questi svolgono molteplici attività utili nel nostro terrario, smuovono e arieggiano il fondo scavando gallerie e macinando alcuni pezzi di torba.

Sono insetti detrivori ovvero tritano feci e resti di insetti ma anche muffe e parassiti indesiderati una sorta di squadra pulizie sempre attiva.

Le loro feci sono un ottimo fertilizzante perchè ricche di azoto.

Unica pecca per i collemboli di grandi dimensioni tipo i porcellius è il fattore deposizione uova dei gechi, cè il rischio che se non vi accorgete subito della deposizione cè l'eventualità che essi se le mangino.

Introdurre questa tipologia di insetti nel terrario lo rende un fondo attivo.

Molto importante con un fondo attivo e con delle piante vere è il fondo drenate, porre uno strato di argilla espansa alla base per raccoglie l'acqua in eccesso che si potrebbe accumulare e un tubo in gomma per svuotare questo strato di fondo. Appena nostra un velo ri rete finissima, consiglio un agrivelo o velo bianco per pinte, cosi da impedire che la terra cada all'interno del fondo in argilla e contamini l'acqua sottostante e la faccia imputridire.

Lo strato finale sarà composto da fibra di cocco, corteccia di pino piccola, muschio sfagno e torba acida.

Approfondirò l'argomento in un articolo apposito qui. (In allestimento)

Ciotole sempre appese in luogo in alto e al riparo da liane o edere cosi da dare l'intimità giusta ai nostri gechi durante l'alimentazione.


Questi sono due esempi di terrari allestiti con sfondo 2D, piante finte e fondo semplice in fibra di cocco.

A sinistra 30x30x45

A destra 60x45x60

Sfondo by Michael Bassi di Bassi Garden.


"Da Bassi Garden non si bada a spese"


Per la scheda di allevamento del Correlophus Ciliatus è tutto.

Tengo sempre a dire che sono le mie personali linee guida e che non devono per forza rispettare quelle trovate sul web.

Sono sempre aperto a confronti e dialoghi ma rinnego sempre le accuse o offese arrecatomi da persone non competenti.

Lasciate un commento o scrivetemi su Instagram @bassigarden per domande o confronti.


Vi lascio quì il link del video sempre della scheda di allevamento del Correlophus Ciliatus caricato sul nostro canale YouTube.


Tutte le foto sono foto scattate da Michael di Bassi Garden in negozio e soggette a copyright l'utilizzo non approvato sarà perseguibile per legge.


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